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Che cos’è il THC?

THC è la sigla del più complesso delta-9-tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della cannabis. I suoi effetti sono molti: antidolorifici, euforizzanti, antiemetici, ma non solo. Esso favorisce lo stimolo dell’appetito e abbassa pressione endoculare – che è determinata dall’equilibrio tra la produzione ed il drenaggio dei liquidi all’interno dell’occhio – e aggressività.

Come si assume il THC

Ci sono diverse forme di assunzione del THC. La più comune è attraverso l’aspirazione tramite “sigaretta”, ma può essere ingerito o inalato grazie ad appositi vaporizzatori. Nonostante si possa pensare che esso sia utilizzato solo come stupefacente, per anni ha avuto invece anche un utilizzo terapeutico. Questa pianta medicale può dare dei risultati nel trattamento dei disturbi più svariati, che vanno dalla semplice nausea/vomito alla leucemia, fino ad alcuni tipi di cancro come quello al cervello o alla prostata.

Per i valori di riferimento in Italia abbiamo già visto in questo articolo quanto thc possiamo assumere in Italia senza incorrere in guai con lalegge.

THC e disturbi psichici

Quanta probabilità c’è che l’utilizzo di cannabis possa favorire dei disturbi psichici? Ci sono molti pareri discordanti in merito, anche se si sa che l’uso prolungato della sostanza rischia di sviluppare questi disturbi a chi già ha una predisposizione genetica a svilupparli. 

Un po’ di storia: la cannabis e i “coffeeshops”

In Olanda la cannabis fu regolarizzata già negli anni Settanta per mitigare un’altra emergenza, molto più preoccupante, che rischiava di dilagare: quella dell’eroina. Il primo coffeeshop fu inaugurato ad Amsterdam tra il 1972 e il 1973 e si chiamava Mellow Yellow. Era una Tea House, un locale dove era possibile bere del tè e acquistare cannabis o hashish. Il locale ebbe un successo immediato, e nel 1975 fu eguagliato da altri locali che presero il nome, appunto, di coffeeshop. Ad oggi, sono presenti coffeeshop in 105 delle 403 municipalità esistenti per un totale di circa 702 licenze.

La marijuana nel resto del mondo

Nel resto d’Europa la marijuana resta più o meno illegale. In Italia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Grecia e Finlandia l’uso di marijuana è del tutto illegale, anche se nel nostro Paese il dibattito resta aperto e una percentuale altissima di italiani, il 73%, si dice favorevole alla legalizzazione. La Spagna ha adottato misure diverse: lì è infatti possibile coltivare o fumare cannabis all’interno delle mura domestiche, ma è illegale trasportarla o fumarla in luoghi pubblici.

Ci sono altri Paesi che hanno depenalizzato alcuni aspetti della legalizzazione da cannabis. Il Portogallo ha depenalizzato l’uso di droghe leggere, anche se queste non devono superare il limite di uso personale. In Svizzera la vendita e l’utilizzo sono illegali, ma non la coltivazione in alcuni cantoni. Stesso discorso per il Belgio. Negli Stati Uniti l’uso, ad oggi, è consentito in quattordici stati.

Non solo effetti positivi

Il consumo di cannabis non ha solo effetti positivi. Se usata come droga, quest’ultima può avere effetti che durano fino a quattro ore. Oltre a rilassamento, euforia e diminuzione dell’aggressività, può portare anche stati di alterazione seri quali ansia, panico e paranoia.

Ecco la lista delle piante psicoattive legali

In natura non esiste solo questa pianta con funzioni psicoattive, ne esistono moltissime varietà, alcune anche legali che se usate nel giusto modo possono essere anche più divertenti della canapa.

Ma quali sono, invece, le piante psicoattive legali in Italia? Possiamo dividerle essenzialmente in due categorie, le stimolanti e le rilassanti, il nome ovviamente lascia capire tutto sul loro effetto una volta assunte.

  • Combretum quadrangulare
  • Eschscholzia californica
  • Griffonia simplicifolia
  • Hypericum perforatum
  • Lactuca virosa
  • Leonurus sibiricus
  • Leonotis Leonurus
  • Lobelia Cardinalia
  • Mitragyna Speciosa
  • Nymphaea caerulea
  • Passiflora incarnata
  • Papaver rhoeas
  • Piper Methysticum
  • Rauwolfia serpentina
  • Sceletium tortuosum
  • Scutellaria lateriflora
  • Syzygium aromaticum (Eugenia caryophillata, chiodi di garofano)
  • Turnera aphrodisiaca (damiana)
  • Valeriana officinalis.
  • Stimolanti
  • Ephedra
  • Ginkgo Biloba
  • Ilex paraguariensis
  • Schisandra Chinensis
  • Rhodiola rosea.

Uso di marijuana e altri effetti importanti 

Ci sono altri aspetti che bisogna però tenere in forte considerazione quando si parla di marijuana e THC. L’utilizzo eccessivo della sostanza e, quindi, del suo principio possono portare al rischio di potenziali pensieri suicidi o ad un calo dell’attenzione, che implica altri problemi. Inoltre, l’uso di cannabis può determinare un abbassamento del rendimento scolastico, che potrebbe avere effetti anche sulle condizioni lavorative future. Questo è stato dimostrato da uno studio lanciato nel 2004 dalla rivista Lancet.

Marijuana e disturbi fisici

L’uso prolungato della marijuana può provocare alterazioni patologiche nell’organismo. La probabilità è quella di sviluppare la cosiddetta “sindrome da ipermemesi”, caratterizzata dalla tendenza alla nausea cronica, al vomito e a dolori addominali. Tra gli altri, sono stati rilevati anche rischi di infiammazioni gengivali e, negli uomini, probabile riduzione degli spermatozoi.

Non solo cattive notizie con la Marijuana

Si è notato come i paesi che hanno legalizzato il THC abbiano avuto risultati anche molto positivi a livello perlopiù sociale. Per fare alcuni esempi, negli Stati Uniti la vendita degli alcolici è diminuita in media del 15%, gli incidenti stradali dell’11% e sono diminuiti crimini violenti come rapine e omicidi nello stato del Colorado. In Portogallo, invece, dove il THC e altre droghe leggere sono legali dal 2001, i contagi da HIV associati a consumo di droghe sono diminuiti del 18%.

Ignazio

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